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Fiori di Bach

Qual'è la loro storia e cosa sono?

Edward Bach, in accordo con il padre dell’omeopatia Samuel Hanhemann, era convinto del fatto che i sintomi della malattia dovessero essere letti come suggerimenti da seguire per evitare di minare la salute dell’individuo. Credeva infatti nella cura della persona ammalata piuttosto che della malattia. Per questo motivo, concentrò tutto il suo impegno nella ricerca di un sistema di cura che prendesse in considerazione non solo gli squilibri fisici, ma anche le manifestazioni emotive, mentali e spirituali.

Andando avanti in tale ricerca e nella scoperta dei fiori, Edward Bach riusciva ad individuare anche tendenze caratteriali piuttosto precise della personalità umana. Secondo la sua tesi, le cause psichiche di malattia curabili con i rimedi floreali potevano essere sintetizzate in sette stati d’animo fondamentali:

La paura, sentimento paralizzante, sia di qualcosa di concreto, come la morte o la malattia, sia di qualcosa di meno facilmente definibile (la paura di affrontare ostacoli, situazioni, la paura del giudizio degli altri). E’ la causa del blocco decisionale, la sua interiorizzazione può portare a fobie di svariata natura, stati di panico, ossessioni, perdita del controllo delle proprie emozioni.

L’incertezza, il dubbio, che generano nell’individuo sfiducia in se stesso e negli altri, pessimismo ed insoddisfazione. Questo stato d’animo provoca facilmente stanchezza, fragilità nervosa, instabilità emotiva, ma anche depressione.

La mancanza di interesse per la realtà, che induce all’allontanamento o al totale rifiuto del presente. Può manifestarsi nell’incapacità di adattarsi alle situazioni, lavorative, quotidiane, e la persona, assorbita completamente dai propri problemi e/o ricordi, comincia ad estraniarsi dal mondo circostante. Questa dissociazione della realtà porta ad una dissociazione della personalità, a mancanza di memoria e perdita di concentrazione. Procura calo di energia, insonnia, depressioni frequenti, cefalee, stati ossessivi.

La solitudine, distacco dal mondo circostante. L’individuo tende ad isolarsi, ad irrigidirsi interiormente. Spesso si evidenziano rigidità muscolare ed incapacità a rilassarsi, insonnia, stress nervoso, artrosi.

L’ipersensibilità al giudizio e alle influenze altrui. Può causare sottomissione e perdita di identità, stati ansiosi, esaurimenti, forti turbe emotive.

Lo scoraggiamento o la disperazione, che portano a perdere la stima in se stessi e alla convinzione che non ci sia nulla in cui credere. La persona manifesta svenimento, ulcere gastriche, nonché la predisposizione a contrarre ogni tipo di malattia.

La cura eccessiva degli altri. La rigidità verso chi ci circonda ma anche verso se stessi causa una dispersione di energia vitale e mentale. Le patologia più comuni sono disturbi cardiaci, vasco-circolatori, gastrointestinali, tensione ed insonnia, allergie, eccessiva magrezza.

Grazie ai fiori di Bach risulta possibile aiutare l’individuo in situazioni momentanee, ad esempio in seguito a uno spavento o shock di lieve intensità, migliorare, con l’aiuto di altri rimedi, situazioni di insonnia, ansia, stress e astenia, aumentare l’efficacia di altre terapie in caso di disfunzioni mestruali, problemi ormonali, menopausa, reazioni allergiche, fobie, ecc..
I fiori di Bach sono 38 e sono stati classificati dallo stesso Edward Bach in sette gruppi che, come abbiamo visto, rappresentano i sette stati d’animo fondamentali.

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